21.09.11 Tragedia a Monselice, dove ieri Paolino Luchin, lavoratore edile ed iscritto Fillea, si è tolto la vita. Nessun messaggio per spiegare il perchè di questa scelta drammatica. Marco Benati, segretario generale della Fillea Padova, ricorda..
che "Paolo ha sempre frequentato la Camera del Lavoro di Monselice, in particolare nell’ultimo periodo in cui i problemi si sono accumulati. Nel mese di agosto ci ha più volte contatto per verificare la possibilità di ricevere stipendi arretrati e l’anticipo della Cig, ma l’impossibilità di dargli risposte positive deve aver, purtroppo, pesato."Quello che Paolino ha vissuto è "una situazione di difficoltà che molti lavoratori edili, dopo tanti anni di lavoro e con alta professionalità, stanno attraversando a causa della crisi, spesso sopportando in silenzio" prosegue Benati "se nel 2011, dopo 15 anni di grandi affari e di crescita esponenziale del settore edile, ci ritroviamo con un settore che si sgretola, mettendo in difficoltà chi ha sempre lavorato con molto sacrificio e compromettendo molte imprese serie, le responsabilità generali ci sono. Non ci riferiamo in questo caso alla singola impresa - precisa il segretario Fillea - che nel caso specifico è in difficoltà a causa di mancati pagamenti di lavori pubblici eseguiti da tempo, ma al sistema delle costruzioni e alla tutela dei lavoratori in Italia."
Con dolore Benati sottolinea che "la Fillea era stata coinvolta da Paolino per risolvere il problema finanziario e di prospettiva del suo lavoro, ma non siamo stati in grado di farlo. L’impossibilità di poter dare le doverose risposte positive, dipende dall’incapacità del sistema dell’edilizia, anche nella provincia di Padova, di dare un sostegno economico e di valorizzazione e riqualificazione la professionalità dei lavoratori edili coinvolti nella crisi. Ad esempio avremmo potuto utilizzare molto meglio gli enti bilaterali, e contiamo che questo possa accadere da domani, ma certo molto dipende dall’Associazione dei Costruttori di Padova. D’altro canto non possiamo ignorare che la perdita di salario colpisce duramente i lavoratori edili anche e soprattutto per la lunga attesa nel ricevere i pagamenti della Cassa Integrazione, che giungono spesso dopo 5 o 6 mesi."
"Non intendiamo assolutamente volere indicare responsabilità, che appartengono a tutti, anche a noi, ma pretendiamo che tutte le parti sociali ed istituzionali locali svolgano il proprio ruolo - prosegue - e che nessuno si nasconda dietro alla crisi per giustificare la mancanza di un serio welfare, e di un altrettanto serio sistema di valorizzazione del lavoro in edilizia. La crisi c’è ed è molto grave, ma i lavoratori edili hanno bisogno di un concreto e pronto sostegno e di politiche serie per superare la crisi e rinnovare e rilanciare il settore delle costruzioni, scelte politiche che a tutt’oggi mancano completamente."
