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15.01.11 “Se non interverranno subito fatti nuovi, la più grande impresa di costruzioni della Toscana e fra le prime 20 imprese italiane per fatturato chiuderà i battenti.”E’ l’allarme che lancia Mauro Livi, della segreteria nazionale Fillea Cgil sul futuro della BTP, impresa di costruzioni toscana, di proprietà di Baldassini, Tognozzi, Pontello, che occupa oltre 1.000 dipendenti in numerosi grandi cantieri su tutto il territorio nazionale, tra cui il cantiere del quadrilatero tra Marche ed Umbria

 

Per la Fillea “sarebbe la prima grande e illustre vittima della crisi che da due anni colpisce l’edilizia” prosegue Livi, che denuncia come si stiano “ diffondendo da giorni voci sul fallimento dell’azienda, che ha tanti lavori ma altrettanti ed evidenti problemi finanziari” voci che per gli edili Cgil sembrerebbe “messe in giro ad arte per favorire quel tragico destino e non per evitarlo. Ad oggi BTP non ha attivato alcuna procedura e non ha richieste analoghe promosse da soggetti terzi. La Fillea Cgil si batterà in ogni sede per evitare l’ipotesi di chiusura o lo smembramento della BTP” ipotesi quest’ultima che avrebbe comunque conseguenze pesanti per la sede, per gli impiegati, i tecnici ed i tanti operai che lavorano nei diversi cantieri.
Per questo gli edili Cgil chiedono “a tutti i soggetti interessati di agire immediatamente e coerentemente in questa direzione. Al Presidente di BTP chiediamo atti concreti e azioni immediate in tutte le direzioni – aggiunge Livi - volte a garantire una prospettiva che salvaguardi l’integrità dell’azienda e l’occupazione delle maestranze - operai, tecnici, impiegati- che sono legate al territorio fiorentino. Chiediamo anche alle Istituzioni di intervenire subito. In particolare chiediamo al Presidente della Regione Toscana Rossi un impegno diretto, concreto e immediato per salvare la BTP e per non disperdere un patrimonio costruito in questi anni, legato strettamente a Firenze ed alla regione. Per il territorio perdere la BTP sarebbe un danno enorme ed incalcolabile e crediamo che Firenze oggi non si possa permettere questo ulteriore impoverimento strategico dell’ apparato produttivo.”
Per il sindacato le prossime ore saranno decisive per salvare l’ impresa BTP “le difficoltà sono molte ma la soluzione positiva è ancora possibile – conclude Mauro Livi - a condizione che tutti i soggetti interessati facciano oggi un passo in avanti."

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