PROCESSO ETERNIT: SANNINO E LIBERTINO, FILLEA E CGIL CAMPANIA: A RISCHIO IL PROCESSO


“ Ci sono voluti più di 20 anni per portare al cospetto della giustizia italiana i proprietari svizzeri e belgi della Eternit che con la loro insensatezza hanno provocato più di 2000 morti d'amianto nei quattro stabilimenti da Bagnoli, a Casale a Reggio Emilia, a Siracusa. Vittime dell'asbestosi e del micidiale cancro del mesotelioma che non lascia scampo anche a distanza di anni.Vittime tra i lavoratori che stavano nelle fabbriche della morte, vittime tra i familiari (tante mogli decedute perché lavavano le tute dei mariti), vittime tra i cittadini che risiedevano nei dintorni della fabbrica.

Un danno atroce e incommensurabile alle persone, innanzitutto, e all'ambiente che impone la realizzazione di un poderoso piano di bonifica.

Ebbene questo processo atteso da anni voluto fortemente dall'Associazione dei familiari delle vittime, dal Sindacato e sostenuto tenacemente dal Giudice Guariniello, rischia di andare alle ortiche per fare un favore al Presidente del Consiglio!"

E' quanto affermano in una nota Gianni Sannino e Federico Libertino, rispettivamente segretario generale Fillea e segretario regionale Cgil della Campania, che proseguono " neanche il padrone svizzero erea riuscito nell'intento di fermare la giustizia, con i tentativi di comprare le coscienze della gente con miserevoli offerte di denaro, premendo sulle condizioni di salute precarie dei lavoratori. E' una vergogna!"

540 le vittime tra deceduti e gravemente ammalati di "una patologia che sta rovinando la giusta pensione a tanti lavoratori.Non si può consentire di offendere la memoria di quanti hanno sofferto e continuano a soffrire e alle famiglie colpite da un destino, non cinico e baro, ma provocato dal criminoso comportamento dei padroni multinazionali."

Gli esponenti del sindacato annunciano che "il 10 dicembre una folta delegazione di familiari e di lavoratori, assistiti dalla Fillea e dalla CGIL, che si sono costituite Parte Civile e dallo Studio legale Di Celmo della Consulta Giuridica della CGIL, sarà a Torino a presidiare insieme ad altri il Tribunale.Chiediamo alla Regione Campania, alla Provincia di Napoli, che si sono costituite Parte Civile nel processo, all'Amministrazione Comunale, di sostenere questa battaglia in nome della giustizia, del lavoro e della dignità delle persone” conclude la nota.


 

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