14.08.10 Pasquale Sisto, segretario generale della Fillea Cgil del Molise, è intervenuto in merito alle polemiche di questi giorni sulla mancata piena ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 31 ottobre e 1° novembre 2002.
"Quasi tutti i lavori sono fermi per mancanza di fondi e centinaia di lavoratori che sono rimasti senza lavoro alla fine del 2009, ancora non vengono riassunti,mentre per molti di loro in questi giorni stanno per scadere gli otto mesi di indennità di disoccupazione erogati dall’INPS" afferma Sisto "i lavoratori edili hanno diritto solo agli ammortizzatori sociali ordinari e non hanno diritto a quelli in deroga predisposti dalla Regione Molise, in quanto esclusi della normativa vigente e non ne capiamo le ragioni visto che sono la stragrande maggioranza. La situazione si potrebbe aggravare."
Se questi lavoratori non vengono riassunti subito "rischiano seriamente di passare la prossima stagione invernale senza nessun sostentamento per le proprie famiglie. Per questo chiediamo alla Regione Molise di inserire i lavoratori licenziati da Imprese edili tra quelli che possono usufruire dell’indennità di mobilità in deroga."
Per la Fillea Milise "i lavori per la ricostruzione post sisma sono fermi per mancanza di interventi finanziari da parte del Governo.Basta fare un giro nei centri abitati del cosiddetto cratere sismico e solo per fare qualche esempio: a Santa Croce di Magliano le case sono ancora puntellate e vicino le travi di legno si trova ancora ben leggibile la scritta degli auguri di Natale 2002 dei Vigile del Fuoco di Roma. A Bonefro nell’unica strada che porta a Campobasso,le case,sono ancora puntellate. Il traffico ancora a senso unico da quasi otto anni, viene regolato da semaforo e i mezzi di trasporto di una certa dimensione non possono transitare, con tutto il disagio immaginabile. Glialunni di questa comunità frequentano le scuole ancora nei moduli prefabbricati frutto della solidarietà Italiana.Per non parlare di Montelongo, di Rotello, di Ururi e della stessa Larino che si trovano nelle medesime condizioni."
A discapito di una cattiva e parziale ricostruzione fatta in quasi tutto il cratere sismico "in altri centri, come più volte denunciato, sono state costruite delle opere esagerate per la popolazione residente e altre che non serviranno a nessuno. La nuova scuola F. JOVINE di San Giuliano di Puglia, che andava certamente ricostruita in massima sicurezza" prosegue il segretario Fillea "è di dimensione esagerata per le esigenze di quella comunità e forse sarebbe stato opportuno utilizzare meglio le risorse per mettere in sicurezza anche altre scuole. Grave poi che sempre a San Giuliano di Puglia sono in fase di ultimazione una enorme piscina con copertura olimpica e una centro Universitario inutili" denuncia Sisto "mentre all'inizio dell’estate nello stesso comune simbolo del terremoto del 2002 son iniziati i lavori di demolizione e ricostruzione del palazzetto dello sport con enorme spreco di denaro pubblico. Sicuramente quest’opera rimarrà un monumento allo spreco e al malcostume visto l’inutilità di un opera cosi grande per la fruizione di pochi abitanti".
Perchè allora tante opere faraoniche "quando si poteva razionalizzare meglio le risorse, dando priorità a opere di primarie importanza come case e scuole da costruire o ristrutturare in altri centri colpiti dal sisma, a tutt'oggi abbandonati a se stessi."
in questo territorio martoriato "esiste ancora un’altra emergenza per l’occupazione e l’economia" prosegue il segretario Fillea " I lavori di costruzione della strada di collegamento tra la FV Tappino – Riccia – Colletorto – S. Giuliano di P. – SS 37,all’innesto con la strada in corso di realizzazione tra S. Croce di Magliano e la SS. 87 (Piane di Larino),lungo la sponda ovest dell’invaso di Occhito sono fermi causa la sospensione dei lavori da parte del Provveditore alle OO.PP. di Campania e Molise. Questo perchè la galleria in costruzione sotto Santa Croce di Magliano che inizia nei pressi di San Giuliano di Puglia presenta delle anomalie. Per per effetto di tutto questo l’appalto e stato commissariato e il ruolo di commissario è stato assunto direttamente dal Provveditore alle OO. PP. Di Campania e Molise Ing. Donato CARLEA" dunque lavori sispesi in attesa della ripresa, che lo stesso Carlea avrebbe garantito di riprendere a breve dopo le varie perizie di variante necessari per la prosecuzione dell’opera. Ma nel frattempo i lavoratori sono senza retribuzione da diversi mesi" racconta l'esponente sindacale "e solo dopo le nostre rimostranza e gli incontri con il Provveditore, qualcosa si è mosso ed i lavoratori hanno potuto almeno respirare."
Per la Fillea occorre stimolare la ripresa produttiva e occupazionale della zona "investendo subito le risorse necessarie per completare la ricostruzione post sisma, per la messa in sicurezza delle strade della zona, riaprendo tutti i cantieri fermi."