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02.09.11 Sono 5 le manifestazioni previste in Calabria in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil per il 6 settembre. A Cosenza previsto il comizio di Walter Schiavella, segretario generale della Fillea.

Forte l'impegno della Fillea calabrese, che in un comunicato del segretario generale Luigi Veraldi sottolinea come "i lavoratori calabresi del settore delle costruzioni hanno motivi in più per scioperare e manifestare contro una manovra che aggrava la crisi del loro settore e non indica alcuna proposta di crescita necessaria per il lavoro, per il territorio ed il suo complessivo sviluppo."
Una manovra che "non affronta la crisi del settore che nell'ultimo triennio ha visto aumentare la perdita di posti di lavoro e che nell'ultimo anno ha visto perdere in Calabria quasi 2.500 addetti, dato facilmente riscontrabile e quindi certificato dal sistema delle Casse Edili" prosegue Veraldi "in tale situazione di grave crisi era auspicabile un intervento in favore della realizzazione e/o completamento delle infrastrutture strategiche per la Calabria (a partire da A/3 e SS/106), così come per il resto del Mezzogiorno e quindi favorire una adeguata politica degli investimenti. In tal senso vengono confermate le preoccupazioni che avevamo denunciato pubblicamente rispetto alle esecutività delle opere, previste nel Piano per il Sud ed inserite nella recente Delibera Cipe."
Veraldi ricorda poi che "non esiste traccia, tranne che per un impegno residuale di 800 Mil. di Euro per il biennio, del Piano Straordinario delle Opere di 10 Mld di Euro di disponibilità che avrebbe dovuto contare all'interno della detta cifra della consistenza di 7 Mld. di Euro provenienti dai Fondi FAS. Inoltre i tagli agli Enti Locali, che seppur nelle ultime ore sono stati parzialmente ridotti, rappresentano l'elemento di continuità negativo rispetto agli investimenti nelle piccole opere pubbliche locali che determineranno ulteriori difficoltà in Calabria al settore delle piccole imprese edili e dei relativi lavoratori, sapendo che già nell'anno in corso la crisi ha prodotto la cessazione di oltre 200 piccole imprese di settore e conseguentemente ha determinato la perdita di 500 posti di lavoro stabili."
Tutto ciò comporterà, dal punto di vista della spesa "la indisponibilità di rendere esigibili opere necessarie al territorio ed al patrimonio edilizio rispetto alla sua messa in sicurezza, oltre alla valorizzazione ed al recupero urbanistico. In un contesto di tal genere sono ancora peggiori gli attacchi che vengono indirizzati a quelle che finora erano state le garanzie sancite dal Ccnl, con l'arretramento di tutele e diritti e l'istigazione alla irregolarità dei rapporti di lavoro, alla illegalità, all'evasione fiscale e contributiva che già penalizzano pesantemente le imprese sane e i rispettivi lavoratori."
Contro provvedimenti così negativi per il lavoro e lo sviluppo "la risposta del mondo del lavoro non può che essere quella dello sciopero generale" conclude il segretario generale della Fillea Calabria "questo è l'appello che rivolgiamo a tutti i lavoratori e in maniera particolare indirizziamo a quelli del settore delle costruzioni che nelle piazze della Calabria manifesteranno per rivendicare adeguate politiche di sviluppo per il settore e per il territorio, unitamente alle garanzie di regolarità e qualità occupazionale."



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