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19.07.11 "Nel mentre la Regione Calabria ed il Governo nazionale fantasticavano sulla costruzione del Ponte sullo stretto è arrivata la proposta della commissione europea che assume, nella nuova programmazione degli assi di grande comunicazione,un valore di doppia bocciatura per un'opera che allo stato attuale non rappresenterebbe alcuna novità positiva rispetto alle vie di comunicazione strategiche, oltre alla negatività dell'impatto ambientale."

Lo afferma Luigi Veraldi, segretario generale Fillea Calabria, che prosegue "la nostra preoccupazione è quella di cadere in un profondo isolamento che, a dire il vero, era gia' nei fatti per i ritardi nell'ammodernamento del tratto calabrese dell'A/3 ,opera che ripetutamente abbiamo rivendicato e continuiamo a sollecitare rispetto alla esecuzione, stante la necessità per non declassificare l'area calabrese nel quadro delle infrastrutture esigibili ed eseguibili a garanzia del naturale corridoio viario Berlino - Palermo che oggi non e' più compendiato nelle proposte comunitarie e quindi non rappresenterebbe più una priorità."
"Non riusciamo nemmeno a comprendere - prosegue Veraldi - come Regione Calabria e Governo centrale pensano ad una competitività della nostra area rispetto ad altre del mezzogiorno proprio quando l'intervento delle politiche comunitarie sposta il suo interesse per il corridoio Helsinki-La Valletta, che quindi favorirebbe un collegamento strategico fino a Napoli per dopo deviare su Bari, con l'unica conseguenza di vedere esclusa la Calabria insieme a Basilicata e Sicilia da un percorso che doveva rappresentare collegamenti strategici e di sviluppo."
Rispetto a tutto ciò "non vediamo alcuna reazione della Giunta Regionale che dimostra il suo disinteresse rispetto ad importanti vertenze della nostra Regione, come quella del Porto di Gioia Tauro che non è cosa diversa rispetto ad azioni che segnano un netto declino della nostra regione in termini di opportunità e tra questi la necessità del miglioramento ed ammodernamento dei collegamenti stradali e ferroviari. La Regione invece è impegnata ad occuparsi di fantomatiche politiche attive di sostegno formativo a lavoratori da impiegare nella futura costruzione del Ponte sullo stretto, eludendo il ruolo e l'attività degli Enti Bilaterali preposti alla formazione per come previsto dal CCNL di settore e illudendo persone su un futuro lavoro che, se dovesse dipendere dall'esecuzione di quella opera, che non si farà, rimarrebbero senza alcuna prospettiva."
Peril segretario Fillea "la Calabria ed il mondo del lavoro calabrese meritano risposte serie, che possono essere costruite mettendo in campo denuncia, proposte politiche e mobilitazione sociale in modo da pretendere una programmazione che guardi allo sviluppo della nostra terra e quindi alla naturale rivendicazione di opere prioritarie e strategiche quali: il definitivo ammodernamento dell' A\3 , della SS\106 e delle trasversali e l'alta capacità ed alta velocità ferroviaria."

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