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09.06.01 Lettera unitaria dei segretari generali di Fillea Filca Feneal Abruzzo, Silvio Amicucci, Lucio Girinelli, Gianni Panza, alle istituzioni locali ed al Cicas, Comitato di Intervento per le Crisi Aziendali e di Settore della Regione Abruzzo, per richiedere "di valutare attentamente una situazione che vedrebbe i lavoratori edili della regione Abruzzo completamente esclusi dall’ammortizzatore sociale in deroga".

"Tale nostra osservazione è data - si legge nella lettera - dall’analisi della stessa realtà lavorativa edile, per cui i lavoratori impegnati nel settore delle costruzioni non avrebbero il più delle volte, loro malgrado, la possibilità di lavorare per un periodo di dodici mesi continuati di cui sei di effettivo lavoro, requisito prescritto dai verbali Cicas richiamati, in quanto, volutamente legati all'indennità di “mobilità“ L. 223/91, art. 7 e art. 16, primo comma. Ricordiamo, nel merito, che il lavoro edile è condizionato sia da cali produttivi, sia da crisi economiche (ancor più che in altri settori produttivi) ed anche da condizioni atmosferiche (spesso avverse nel periodo autunnale – invernale) inoltre, da fermo per autorizzazioni avanzamento lavori – fermo cantiere - dalle commesse e/o appalti e dalle fasi lavorative, quali demolizioni, scavi, strutture in cemento armato, ecc.A consuntivo, molti lavoratori edili, pur essendo assunti a tempo indeterminato, non hanno quasi mai un’anzianità aziendale di dodici mesi di cui almeno sei di lavoro effettivamente prestato. (Art.16, primo comma, L.223/91).
Anche per le suddette motivazioni è stato previsto, tra l’altro, l’istituto della disoccupazione speciale (oltre che a quella ordinaria) per i lavoratori edili, e ora in virtù degli stessi principi sono non solo esclusi da un ammortizzatore sociale in deroga, ma “beffati” di un destino ingrato. Tant'é che lo spirito degli ammortizzatori sociali in deroga è quello, in una fase di crisi economica - produttiva e occupazionale, di favorire il sostegno al reddito per un periodo superiore a quello degli ammortizzatori sociali previsti dalla legislazione ordinaria."
Per i sindacati sarebbe utile e necessario "tenere i lavoratori che operano in questo settore, fortemente in crisi, in debita considerazione.
Tutto ciò, sia per le motivate osservazioni richiamate, sia per la particolare situazione della realtà lavorativa edile e, a tal fine auspichiamo che nel prossimo verbale Cicas possa essere presa in considerazione una sorta di clausola di tutela per i lavoratori impegnati nel faticoso mondo delle costruzioni. Quanto sopra, al fine di sanare una “non voluta ingiustizia“ che ha visto in questa prima fase di deroghe/proroghe degli ammortizzatori sociali, lavoratori edili completamente esclusi."

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