14.09.12  Sul terreno dell’innovazione dei modelli di sviluppo “non temiamo di sfidare il governo. Ma se per Monti il problema è ancora la rigidità delle regole, lo statuto dei lavoratori, la produttività del lavoro, è evidente che non ci siamo” è quanto ha affermato oggi Walter Schiavella, segretario generale Fillea, intervenendo all’Assemblea sul Mezzogiorno in corso di svolgimento a Salerno.
“Guardiamo al nostro settore, in particolare all’edilizia: qui non c’è Statuto dei lavoratori per dimensione di impresa, i cantieri di per sé sono temporanei e quindi niente posto fisso. Dovrebbe essere un esempio del modello virtuoso che ha in mente il premier” e  allora come mai “qui l’irregolarità prospera in virtù delle costanti deregolazioni, lo sfruttamento del lavoro è diventato l’unico fattore su cui si realizzano i margini per l’impresa e la presenza della criminalità organizzata cresce?”
Per Schiavella il premier sembra vivere nel paese delle meraviglie “ dove i muratori, i lavoratori - quelli veri - non esistono, e magari le case crescono non per la fatica di quei muratori ma annaffiando e sostenendo la rendita fondiaria e quella immobiliare” che questo governo “non si è mai sognato di colpire realmente mediante una diversa e più equa politica delle risorse” che il sindacato chiede da tempo e senza la quale “non può esserci un rilancio degli in vestimenti ed uno sviluppo vero del Mezzogiorno.”
Per Schiavella, sul tema della produttività del lavoro “nonostante sia aspetto marginale, non dobbiamo comunque avere paura di misurarci. Noi lo abbiamo già fatto con il rinnovo dei nostri contratti nazionali nel 2010, mettendo in discussione un elemento di certezza salariale e costruendo un elemento variabile,che proprio le imprese stanno disattendendo. E lo stiamo affrontando anche ora “prosegue il numero uno Fillea “costruendo le piattaforme unitarie per i rinnovi contrattuali del 2013, partendo dal salario, dall’organizzazione produttiva del cantiere, dalla regolarità. E lo facciamo quotidianamente con i rinnovi territoriali ed anche con esperienze innovative di contrattazione di secondo livello, alcune molto significative proprio nel Mezzogiorno, come in un lotto della Salerno Reggio Calabria dove un modello di relazioni industriali efficaci ha prodotto condizioni vere di trasparenza ed efficienza produttiva.”

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