04.03.13 Nel tratto Reggio Calabria - Scilla della A3 non si rispettano le leggi sulla sicurezza sul posto di lavoro,le leggi contrattuali nazionali, regionali e provinciali, la dignità dell’individuo e la libertà del singolo cittadino: questa l'accusa che Fillea Filca Feneal di Reggio Calabria ad alcune aziende impegnate nel sesto macrolotto della Sa - RC, località Campo Calabrio - Scilla. Da qui lo sciopero proclamato per venerdì scorso "non è possibile – raccontano i sindacati – che non venga garantito l’uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, come vestiario, scarpe, occhiali, guanti", che i lavoratori siano ospitati in "alloggi inadatti, inabitabili" e si continui a ritardare i pagamenti degli stipendi " rendendo impossibile alle famiglie dei lavoratori di mantenere gli impegni, come pagare il mutuo o l’affitto di casa o le bollette, e di poter garantire i beni di prima e seconda necessità."
E se, in una crisi così profonda come quella che sta passando il settore delle costruzioni, lo spettro del licenziamento è dietro l’angolo, per Fillea Filca Feneal di Reggio Calabria proprio questa condizione "si trasforma in una forma di ricatto nei confronti del lavoratore, che teme di esser sostituito e, per questo, accetta condizioni di lavoro inadeguate."
Dal sindacato dunque la proclamazione di uno sciopero, con la promessa di non fermarsi, perchè fino a quando non verranno ripristinate condizioni di lavoro nel rispetto delle leggi "proseguiremo nella mobilitazione al fianco dei lavoratori ed in difesa dei loro diritti e della loro salute."
E se, in una crisi così profonda come quella che sta passando il settore delle costruzioni, lo spettro del licenziamento è dietro l’angolo, per Fillea Filca Feneal di Reggio Calabria proprio questa condizione "si trasforma in una forma di ricatto nei confronti del lavoratore, che teme di esser sostituito e, per questo, accetta condizioni di lavoro inadeguate."
Dal sindacato dunque la proclamazione di uno sciopero, con la promessa di non fermarsi, perchè fino a quando non verranno ripristinate condizioni di lavoro nel rispetto delle leggi "proseguiremo nella mobilitazione al fianco dei lavoratori ed in difesa dei loro diritti e della loro salute."