14.03.13 Grande fermento in Sicilia. Sono passati pochi giorni dall'assemblea del Don Orione di Palermo dove il 9 marzo oltre 250 disoccupati, insieme alla Fillea, hanno dato vita al coordinamento dei Comitati per il Lavoro in Edilizia della provincia di Palermo, con l'obiettivo di aprire una vertenza-lavoro nell'isola e dare voce a quei 52mila lavoratori siciliani che in questi quattro anni di crisi hanno perso il lavoro. In tutte le province le strutture Fillea sono al lavoro per promuovere la costituzione dei Comitati per il Lavoro e aprire tavoli con le amministrazioni locali.
Tra una settimana, il 22 marzo, questo nuovo movimento - promosso e sostenuto dagli edili Cgil per unire lavoratori e disoccupati edili - darà vita alla prima manifestazione regionale, una Marcia per il lavoro che attraverserà il centro di Palermo per chiudersi davanti a Palazzo dei Normanni.
Ad Enna il 20 marzo si svolgerà l'assemblea dei Disoccupati edili della provincia, convocata dalla Fillea nella sede di via Carducci 16. Da Alfredo Schilirò, segretario generale della Fillea di Enna, la richiesta "al Presidente della Regione Sicilia, all'Assemblea Regionale Siciliana, ai Sindaci e a tutte le Istituzioni di proclamare lo stato di crisi del settore e di mettere al centro dell'agenda politica il lavoro edile."
Ad Enna, come in tutte le province siciliane, i dati delle Casse Edili sono drammatici "si passa da 4103 operai attivi nel 2008 a 3016 operai del 2011, da 2 milioni e 800 mila ore lavorate del 2008 a 1 milione e 500 mila ore lavorate nel 2011, con una massa salari ridotta di 8milioni di euro" prosegue il segretario "sono molti i cantieri fermi, che se partissero creerebbero occupazione per gli operai edili e nello stesso tempo, una volta realizzate le opere, creerebbero sviluppo."
E dalla Fillea di Enna la lista delle opere ferme, tra cui la strada panoramica di Enna, il completamento dello scorrimento veloce della Nord-Sud (Gela-S. Stefano di Camastra), la ferrovia veloce Catania-Palermo, la tangenziale di Enna Bassa.
Necessario per Schilirò "aprire una fase di contrattazione con i Comitati per il lavoro e le organizzazioni sindacali in tutti i comuni e nelle pubbliche amministrazioni interessate, perchè occorre sbloccare le opere finanziate ma ancora ferme."
Ad Enna, come in tutte le province siciliane, i dati delle Casse Edili sono drammatici "si passa da 4103 operai attivi nel 2008 a 3016 operai del 2011, da 2 milioni e 800 mila ore lavorate del 2008 a 1 milione e 500 mila ore lavorate nel 2011, con una massa salari ridotta di 8milioni di euro" prosegue il segretario "sono molti i cantieri fermi, che se partissero creerebbero occupazione per gli operai edili e nello stesso tempo, una volta realizzate le opere, creerebbero sviluppo."
E dalla Fillea di Enna la lista delle opere ferme, tra cui la strada panoramica di Enna, il completamento dello scorrimento veloce della Nord-Sud (Gela-S. Stefano di Camastra), la ferrovia veloce Catania-Palermo, la tangenziale di Enna Bassa.
Necessario per Schilirò "aprire una fase di contrattazione con i Comitati per il lavoro e le organizzazioni sindacali in tutti i comuni e nelle pubbliche amministrazioni interessate, perchè occorre sbloccare le opere finanziate ma ancora ferme."
Anche a Catania parte dal basso la costruzione dei Comitati per il Lavoro in edilizia "la nostra idea è quella di costituirli in ogni comune dove saremo ricevuti dalle amministrazioni locali per discutere della crisi e per verificare la possibilità che si possano attivare in tempi brevi piccole opere finanziabili" racconta il segretario generale Fillea di Catania, che in questi giorni ha già avuto un incontro con il commissario straordinario di Belpasso "con una delegazione di disoccupati abbiamo ricordato al commissario il bando regionale che dà la disponibilità ai Comuni di accedere ai contributi per i programmi integrati per il recupero e la riqualificazione della città. La prossima settimana avremo un nuovo incontro, dopo la verifica da parte del commissario delle condizioni di fattibilità."
Diversa la situazione nel capoluogo etneo, dove il sindacato aspetta da tempo una convocazione da parte del sindaco. Il tema è il progetto presentato dal Comune di Catania sul bando Piano Città "che prevede tra l’altro la riqualificazione del Palazzo di cemento a Librino e la realizzazione di alloggi a canone sociale oltre alla sistemazione delle spine verdi" racconta Claudio Longo "ma ad oggi non si è ancora avviato alcun confronto con le parti sociali, malgrado sia già stato richiesto un incontro su un altro finanziamento previsto da un bando regionale, né alcuna informazione è stata data circa i tempi e le modalità di realizzazione del progetto."
Dal sindacato dunque la profonda preoccupazione "il mancato avvio dei lavori comporterebbe la perdita del finanziamento" che per Claudio Longo vorrebbe dire perdere l'opportunità "di creare posti di lavoro in edilizia e riavviare l'economia locale" per questo dalla Fillea la richiesta urgente di una convocazione delle parti sociali e dei comitati e l'impegno a portare il 22 marzo a Palermo tanti Comitati per il Lavoro della provincia etnea.
Diversa la situazione nel capoluogo etneo, dove il sindacato aspetta da tempo una convocazione da parte del sindaco. Il tema è il progetto presentato dal Comune di Catania sul bando Piano Città "che prevede tra l’altro la riqualificazione del Palazzo di cemento a Librino e la realizzazione di alloggi a canone sociale oltre alla sistemazione delle spine verdi" racconta Claudio Longo "ma ad oggi non si è ancora avviato alcun confronto con le parti sociali, malgrado sia già stato richiesto un incontro su un altro finanziamento previsto da un bando regionale, né alcuna informazione è stata data circa i tempi e le modalità di realizzazione del progetto."
Dal sindacato dunque la profonda preoccupazione "il mancato avvio dei lavori comporterebbe la perdita del finanziamento" che per Claudio Longo vorrebbe dire perdere l'opportunità "di creare posti di lavoro in edilizia e riavviare l'economia locale" per questo dalla Fillea la richiesta urgente di una convocazione delle parti sociali e dei comitati e l'impegno a portare il 22 marzo a Palermo tanti Comitati per il Lavoro della provincia etnea.
Anche da Messina arriva la notizia della costituzione di un Comitato per il Lavoro cittadino. Appuntamento il 18 marzo alle ore 17 per organizzare la presenza ala Marcia regionale.
Le notizie precedenti:
{fcomment}