Agenda FilleaFlickr FilleaTube twitter 34x34 facebook 34x34 newsletter mail 34x34 busta paga 40x40Calcola
la tua busta paga

domani ci sara logo 1200

29.05.13 Sono 7 mila i posti di lavoro persi negli ultimi tre anni in Liguria e circa 1500 i lavoratori che sono rimasti a casa nel capoluogo ligure nel 2012.  Sempre a Genova, le imprese che hanno chiuso i battenti nell’ultimo anno sono circa 200 e dall’inizio del 2013 sono rimasti a casa più di 1000 edili. Una emorragia occupazionale non accenna a fermarsi. Per chiedere misure urgenti i lavoratori delle costruzioni, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione indetta da Fillea Filca Feneal, in Liguria proclamato lo sciopero di 8 ore. Appuntamento alle 9 davanti alla Prefettura per il corteo che vedrà sfilare lavoratori e famiglie
 
IL COMUNICATO DI FILLEA FILCA FENEAL DELLA LIGURIA, AL TERMINE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA MOBILITAZIONE
 
31 MAGGIO 2013 -  ORE DI SCIOPERO DEI LAVORATORI EDILI
I LAVORATORI SI MOBILITANO INSIEME ALLE LORO FAMIGLIE CONCENTRAMENTO DAVANTI ALLA PREFETTURA DI GENOVA - ORE 9

Genova, 29 maggio 2013 – Si è svolta questa mattina,  presso la sede della Filca Cisl a Genova,  una conferenza stampa di presentazione della grande mobilitazione indetta da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil a sostegno della vertenza nazionale dei lavoratori edili. Mobilitazione che si svolgerà venerdì 31 maggio anche nel capoluogo ligure e che si terrà in contemporanea allo sciopero di 8 ore proclamato dalle OO.SS.
Venerdì mattina, a partire dalle ore 9,00, a Genova, come in altre città italiane, i lavoratori dell’edilizia chiederanno a gran voce: lavoro, dignità e futuro.
Erano presenti alla conferenza stampa: Roberto Botto, Segretario Provinciale Feneal Uil Genova, Paola Bavoso, Segretario Generale Filca Cisl Genova e Silvano Chiantia, Segretario Provinciale Fillea Cgil Genova.
In Italia il comparto dell’edilizia perde circa 330 posti di lavoro al giorno. Sono 7 mila i posti di lavoro persi negli ultimi tre anni in Liguria e circa 1500 i lavoratori che sono rimasti a casa nel capoluogo ligure nel 2012.  Sempre a Genova, le imprese che hanno chiuso i battenti nell’ultimo anno sono circa 200 e dall’inizio del 2013 sono rimasti a casa più di 1000 edili. 
Purtroppo l’emorragia occupazionale non accenna a fermarsi.
Per queste ragioni le OO.SS, insieme ai lavoratori del settore e alle loro famiglie,  si recheranno davanti alle Prefetture di tutta Italia per evidenziare il proprio disagio.
Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, insieme ai lavoratori, chiedono ai governi locali e nazionali, l’apertura di nuovi cantieri e l’avvio di quelli già previsti. Inoltre è necessario intraprendere una dura lotta all’evasione fiscale e un serio contrasto alle mafie e all’illegalità diffusa.
Alla luce delle recenti tragedie, dalle alluvioni agli smottamenti in alcuni quartieri cittadini e nell’entroterra genovese, occorre una grande opera di recupero del territorio per evitare disastri e dare sostenibilità all’ambiente.
Genova e la Liguria hanno bisogno delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo del futuro economico della città: impianti e servizi pubblici costruiti con i criteri propri della sicurezza, grazie alle capacità dei professionisti e delle maestranze che lavorano alla luce del sole e nel rispetto delle regole.
Per i lavoratori e per le loro famiglie il lavoro è dignità.
In questo momento di grave crisi, a rischio non c’è solo un intero sistema produttivo, ma la sopravvivenza di una Città che non può e non deve abbandonare la cultura del lavoro e la speranza in un futuro migliore.
 

NEWSLETTER

Vuoi essere sempre informato sulle attività Fillea? Compila il modulo sottostante e riceverai periodicamente la nostra newsletter.

captcha 

facebook youtube twitter flickr
agenda busta paga mail newsletter