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14.06.13 "L’azienda cerca di guadagnare tempo per puntarci il coltello alla gola." E' la denuncia di Silvano Penna, segretario generale della Fillea Puglia, contro i  vertici Natuzzi che, a pochi mesi dalla fine della cassa integrazione straordinaria, annunciano un piano di esuberi da 1900 unità. "È una situazione che va avanti da dieci anni, adesso vogliamo risposte serie e pretendiamo di confrontarci su un piano industriale  si attivi immediatamente un tavolo ministeriale di trattative» afferma il segretario in una intervista su repubblica.it edizione di Bari
 
NATUZZI, PREVISTI 1.900 ESUBERI. IN PUGLIA DILAGA LO SCIOPERO

Dopo lo stop dello stabilimento di Laterza, da oggi in mobilitazione anche Ginosa. Appello alla Regione, mercoledì 19 un tavolo con azienda e sindacati
di Francesca Russi

 

14.06.13 Incrociano le braccia anche i dipendenti dello stabilimento di Ginosa. È l’effetto domino. Da questa mattina i lavoratori della Natuzzi sono in sciopero permanente. Non ci stanno all’annuncio, fatto ieri dall’azienda, di fermare per quattro settimane a luglio e una ad agosto la produzione nella fabbrica di divani di Ginosa. Così gli operai di Ginosa hanno seguito a ruota la protesta dei colleghi di Laterza che da due giorni presidiano i cancelli dello stabilimento contro la decisione della società di ridurre del 50% le giornate lavorative. E, a breve, si potrebbero aggiungere i lavoratori delle due sedi di Santeramo, al momento in fermo produttivo. Intanto dalla Regione Puglia è arrivata la convocazione al tavolo di trattative per l'azienda e per i sindacati. L'appuntamento è fissato per mercoledì 19 giugno.
"L’azienda cerca di guadagnare tempo per puntarci il coltello alla gola". A ottobre, infatti, scade la cassa integrazione straordinaria e la società ha annunciato un piano di esuberi da 1900 unità. "È una situazione che va avanti da dieci anni, adesso vogliamo risposte serie e pretendiamo di confrontarci su un piano industriale – attacca il segretario generale della Fillea Cgil Puglia, Silvano Penna – si attivi immediatamente un tavolo ministeriale di trattative». I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, ieri
hanno inviato una richiesta urgente di incontro alla Regione Puglia. La missiva è indirizzata al presidente Nichi Vendola e agli assessori allo sviluppo economico, Loredana Capone, e al lavoro Leo Caroli. Una convocazione immediata "a seguito della drammatica situazione determinatasi negli stabilimenti della Natuzzi Spa delle province di Bari e Taranto, dell’ulteriore riduzione delle giornate di lavoro e della indisponibilità della Direzione Aziendale a ricercare soluzioni condivise, per salvaguardare i lavoratori e le lavoratrici che rischiano la perdita del posto di lavoro al termine della cassa integrazione che scade il 18 ottobre". La convocazione in Regione non si è fatta attendere. "Abbiamo bisogno di un’interlocuzione seria con la Natuzzi per confrontarci con un piano industriale che doveva arrivare a fine mese e di cui non c’è neanche l’ombra. Il tempo stringe - va avanti Penna - Bisogna trovare subito le soluzioni per gli esuberi: fino a pochi mesi fa erano 1470, ora sono saliti a 1900".

Al centro della discussione ci sarà anche l’accordo di programma promosso dalla Regione Puglia e rilanciato dal presidente Vendola al forum dell’arredo organizzato da Federlegno ieri a Milano. "Ho proposto a Natuzzi e alle altre imprese del settore che il distretto del mobile imbottito possa diventare il distretto della casa. L’accordo per il salotto imbottito – ha sottolineato Vendola - ci consente di avere 101 milioni di euro a disposizione di un processo di riqualificazione del settore. Servono per il rilancio di un settore che avrebbe bisogno anche di darsi qualche nuova ambizione. Da qui la mia proposta a Natuzzi e a tutti gli attori economici".

"Vogliamo capire che intenzione ha Natuzzi sull’accordo" spiega Penna. Si accoda il segretario della Uil Puglia, Aldo Pugliese. "Improrogabile la definizione del piano industriale e un sostanziale cambio di rotta da parte della Natuzzi che non può scaricare sul territorio gli esuberi, rischiando di vanificare l’avvio dell’accordo di programma". Intanto prosegue la protesta. "I lavoratori a Laterza rimangono fuori dai cancelli – racconta Antonio Stasi della Fillea Cgil di Taranto – abbiamo respinto una proposta dell’azienda sulle giornate lavorative, chiediamo di spalmare su tutti la cassa integrazione. Anche a Ginosa l’assemblea ha deciso lo sciopero a oltranza: la Natuzzi vuole bloccare la produzione per cinque settimane in estate".

fonte: repubblica.it
 
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