Dopo lo stop dello stabilimento di Laterza, da oggi in mobilitazione anche Ginosa. Appello alla Regione, mercoledì 19 un tavolo con azienda e sindacati
di Francesca Russi
"L’azienda cerca di guadagnare tempo per puntarci il coltello alla gola". A ottobre, infatti, scade la cassa integrazione straordinaria e la società ha annunciato un piano di esuberi da 1900 unità. "È una situazione che va avanti da dieci anni, adesso vogliamo risposte serie e pretendiamo di confrontarci su un piano industriale – attacca il segretario generale della Fillea Cgil Puglia, Silvano Penna – si attivi immediatamente un tavolo ministeriale di trattative». I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, ieri
hanno inviato una richiesta urgente di incontro alla Regione Puglia. La missiva è indirizzata al presidente Nichi Vendola e agli assessori allo sviluppo economico, Loredana Capone, e al lavoro Leo Caroli. Una convocazione immediata "a seguito della drammatica situazione determinatasi negli stabilimenti della Natuzzi Spa delle province di Bari e Taranto, dell’ulteriore riduzione delle giornate di lavoro e della indisponibilità della Direzione Aziendale a ricercare soluzioni condivise, per salvaguardare i lavoratori e le lavoratrici che rischiano la perdita del posto di lavoro al termine della cassa integrazione che scade il 18 ottobre". La convocazione in Regione non si è fatta attendere. "Abbiamo bisogno di un’interlocuzione seria con la Natuzzi per confrontarci con un piano industriale che doveva arrivare a fine mese e di cui non c’è neanche l’ombra. Il tempo stringe - va avanti Penna - Bisogna trovare subito le soluzioni per gli esuberi: fino a pochi mesi fa erano 1470, ora sono saliti a 1900".
Al centro della discussione ci sarà anche l’accordo di programma promosso dalla Regione Puglia e rilanciato dal presidente Vendola al forum dell’arredo organizzato da Federlegno ieri a Milano. "Ho proposto a Natuzzi e alle altre imprese del settore che il distretto del mobile imbottito possa diventare il distretto della casa. L’accordo per il salotto imbottito – ha sottolineato Vendola - ci consente di avere 101 milioni di euro a disposizione di un processo di riqualificazione del settore. Servono per il rilancio di un settore che avrebbe bisogno anche di darsi qualche nuova ambizione. Da qui la mia proposta a Natuzzi e a tutti gli attori economici".
"Vogliamo capire che intenzione ha Natuzzi sull’accordo" spiega Penna. Si accoda il segretario della Uil Puglia, Aldo Pugliese. "Improrogabile la definizione del piano industriale e un sostanziale cambio di rotta da parte della Natuzzi che non può scaricare sul territorio gli esuberi, rischiando di vanificare l’avvio dell’accordo di programma". Intanto prosegue la protesta. "I lavoratori a Laterza rimangono fuori dai cancelli – racconta Antonio Stasi della Fillea Cgil di Taranto – abbiamo respinto una proposta dell’azienda sulle giornate lavorative, chiediamo di spalmare su tutti la cassa integrazione. Anche a Ginosa l’assemblea ha deciso lo sciopero a oltranza: la Natuzzi vuole bloccare la produzione per cinque settimane in estate".
fonte: repubblica.it