12.07.13 "Impressione e cordoglio a Orzinuovi e Roccafranca per la morte di Kamer Tafilaj di 47 anni, del nipote Besim Tafilaj di 33 anni, e di Rilind Zenunaj, di soli 20, morti nello scontro di mercoledì sulla tangenziale di Crema. Ha perso la vita anche l`italiano, Massimo Bergomi, 47 anni, di Rovato, tutti dipendenti della `Beltrami`di Paderno Ponchielli." Il racconto di Gianluigi Colombi per la Provincia di Cremona prosegue all'interno...
Ferito ma non grave il conducente del Tir, un indiano di 35 anni, che ha riportato la frattura del bacino.
Ieri a Orzinuovi e Roccafranca non si parlava d`altro. Forte l`emozione per un`altra grave tragedia stradale dei cosiddetti `pulmini della morte`. Così erano battezzati nella Bassa gli automezzi che trasportavano i cottimisti a Milano negli anni del boom dell`edilizia. Allora, gli incidenti stradali sulla Paullese, Rivoltana e Cassanese, con protagonisti i furgoni che trasportavano i muratori verso i cantieri milanesi, non si contavano.
Vere e proprie stragi, con 5 e anche 6 morti, per eccesso di velocità, sorpassi azzardati. Lutti che hanno colpito Soncino, Orzinuovi, Orzivecchi, Roccafranca, Rudiano, Castelcovati ed altri centri minori della Valle dell`Oglio.
«Erano persone per bene dice il vice sindaco di Roccafranca Marco Franzelli -, lavoratori che non hanno mai creato problemi. I Tafilaj sono arrivati da noi nel 1999; poi, Kamer si è trasferito a Orzinuovi nel 2010, mentre il nipote lo ha raggiunto mesi fa. Rilind Zenunaj, il più giovane tra i morti nell`incidente, è praticamente cresciuto nel nostro oratorio e nelle nostre scuole; era amante del calcio e dei motori».
Cordoglio anche a Orzinuovi: «Non ci sono parole per confortare i familiari delle vittime» dice il sindaco Andrea Ratti i cittadini del Kosovo arrivati da noi negli ultimi anni sono tanti, quasi tutti lavoratori nel campo edile, grandi lavoratori».
Le date dei funerali non sono ancora state ufficializzate le date e gli orari dei funerali. No si esclude che le salme possano tornare nei paesi d`origine.
I quattro sono morti in un inferno di lamiere. A quell`ora, le 17 circa, la Paullese era percorsa da una lunga fila di automezzi che rientrano dalla giornata di lavoro. La dinamica dello scontro tra il camion frigorifero Scania condotto dall`indiano e l`autocarro dell`impresa edile Beltrami, alla cui guida c`era il ventenne Rilind Zenunaj, è al vaglio della Polstrada di Crema.
Da stabilire se l`invasione di corsia sia stata determinata dal camion o dall`autocarro.
L`impatto tra i due mezzi contrapposti è stato violentissimo. Ad avere la peggio il piccolo Mercedes che rientrava da Milano.
L`autocarro della Beltrami è stato agganciato e poi trascinato dal grosso camion fino ad essere schiacciato sotto il cassone. A nulla sono serviti i soccorsi allertati tempestivamente dagli automobilisti bloccati sul posto dall`incidente e arrivati in pochi minuti sul luogo della tragedia. Per i 4 muratori non c`era più niente da fare se non ricomporre pietosamente i loro corpi.
Con un comunicato la Cgil di Cremona e quella di Brescia esprimono il dolore per la morte dei quattro lavoratori.
«A loro va il nostro pensiero e ai figli che lasciano e alle loro famiglie - recita il comunicato -. I quattro lavoravano alle dipendenze della più grande impresa edile di Cremona, dove vengono ricordati come dei `bravissimi ragazzi`. Considerazione che viene confermata anche dal titolare dell`impresa edile bresciana presso cui avevano lavorato in precedenza, che li ricorda come dipendenti `sempre disponibili`. Resta lo sgomento per le loro vite, andate perdute su quella strada, per quella disponibilità che in tempi in cui prevale la preoccupazione di perdere il lavoro e di mantenerlo ancor quando in presenza di pesanti costrizioni, sembra essere mai sufficiente. Questo fanno pensare i tanti km che stavano percorrendo dal cantiere di Milano, sulla via del ritorno dal lavoro. Fra loro, tre erano iscritti alla Fillea Cgil di Cremona, sede che hanno frequentato costruendo negli anni rapporti di amicizia...».
Fonte: La Provincia di Cremona