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04.09.13 Josip Klaric 32 anni, cittadino Bosniaco di origine Croata,  dipendente della Plona Giovanni Srl è morto ieri a Temù "ancora una volta un lavoratore uscito di casa al mattino per guadagnare onestamente il salario necessario per vivere,  non fa più ritorno a fine giornata" è l'amaro commento della Fillea territoriale, che si stringe attorno alla famiglia del lavoratore ed attende "che vengano effettuati dagli enti preposti i relativi accertamenti, su come è avvenuto l’infortunio sul Lavoro e che siano verificate eventuali responsabilità."
Ma una cosa è certa "sono troppi gli infortuni ed in particolare gli infortuni mortali. In questo periodo contraddistinto da una pesante crisi del settore, l’impressione è che il tema della sicurezza sul lavoro sia scivolato ulteriormente agli ultimi posti delle priorità. Noi ribadiamo con forza che bisogna mettere al centro il valore della vita e la qualità del lavoro."
La Fillea Valcamonica Sebino Brescia ricorda che "un infortunio sul lavoro non è mai una fatalità ma è la conseguenza della mancata applicazione delle misure necessarie volte ad evitarlo. La tutela e la prevenzione della salute e della sicurezza dei lavoratori, non può essere una variabile dipendente dal mercato, utilizzata per dare priorità assoluta al profitto."
Per tentare di dare una soluzione a questo problema, per la Fillea "servono misure e comportamenti corretti che partendo dalla prevenzione, sappiano dare applicazione e rispetto alle normative sulla sicurezza, che spesso e volentieri rimangono scritte sulla carta e non sono applicate concretamente durante le fasi lavorative. Per costruire una seria politica della prevenzione è necessario inoltre che siano potenziati gli organici degli enti preposti alla prevenzione, al fine consentire loro di intervenire preventivamente sui cantieri.
In un mondo del lavoro segnato dalla precarietà dei contratti, dal ricorso al lavoro sommerso ed irregolare e da ritmi forzati, è fin troppo evidente che gli infortuni sono anche una conseguenza diretta di certe scelte.
La stabilità del rapporto di lavoro e il contrasto alle forme di rapporto di lavoro precario, sono una condizione necessaria per dare ai Lavoratori quella stabilità e quella sicurezza che possa dare loro, la possibilità concreta di rivendicare insieme al Sindacato, quei diritti fondamentali di cui fa parte, il diritto alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro."

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