09.09.13 "Il Coordinamento Nazionale del Gruppo Monier, dopo aver svolto la trattativa, sia in sede sindacale che in quella ministeriale, sui 36 licenziamenti annunciati dalla multinazionale a Giugno e dopo aver constatato che l’azienda si è resa indisponibile ad una accordo, ha proclamato 8 ore di Sciopero di tutto il gruppo Monier Per il giorno 10 Settembre 2013, con presidi ai cancelli delle fabbriche dalla ore 5.00." E' quanto fanno sapere Fillea Filca Feneal Lombardia
, precisando che gli stabilimenti di Castelletto di Branduzzo e Castelnovetto in provincia di Pavia faranno sciopero il giorno 12 Settembre.
Lo sciopero è per i sindacati "la risposta dei lavoratori all’azienda che pretende di licenziare con la lista di proscrizione, in modo unilaterale i lavoratori che lei ha già scelto e senza confronto con le RSU sull’organizzazione del lavoro."
Il gruppo Monier produce tegole e accessori minerali, tegole e coppi in laterizio e componenti per il tetto, fatturando circa 70 milioni di € all’anno in Italia. I lavoratori occupati sono 394, distribuiti in 13 unità produttive0. In Lombardia gli stabilimenti sono a Lonato (31 Dipendenti) e Corte Franca (86 dipendenti) in provincia di Brescia e a Castelletto di Branduzzo (40 dipendenti), e Castelnovetto (38 dipendenti) in provincia di Pavia.
In alternativa ai licenziamenti, dal sindacato erano state fatte alcune proposte, anzitutto quella di "attivare i Contratti di Solidarietà nelle unità in cui sono stati dichiarati gli esuberi" proposta non accolta però dall'azienda "per presunti e mai specificati problemi di organizzazione tipici della Monier." Poi dal Coordinamento la proposta di sottoscrive "un accordo di mobilità non oppositiva di durata di 12 mesi e nel contempo di discutere dei picchi e dei flessi produttivi nell’organizzazione del lavoro degli stabilimenti" riscuotendo il secondo no dall'azienda. Infine la proposta di un "accordo di mobilità non oppositiva di durata di 12 mesi e di verificare a Maggio 2014 la situazione occupazionale in relazione ai volumi produttivi, dando la disponibilità a sottoscrivere una CIGS per si registravano criticità."
All’ennesima indisponibilità dichiarata dall’azienda, non è restato altro che fare il mancato accordo in sede ministeriale. L’azienda ora potrebbe procedere con i licenziamenti mirati.
"La coesistenza in tutto il gruppo di CIGS dal Settembre 2012 con lavorazioni in orario straordinario, con assunzioni a contratti a termine, con il ricorso ai lavoratori somministrati a tempo determinato, ha costituito un ossimoro - proseguono Fillea Filca Feneal Lombardia - in termini di organizzazione del lavoro. Lo abbiamo ribadito sia all’azienda sia al ministero del lavoro, pertanto abbiamo proposto percorsi che rendessero compatibili gli ammortizzatori sociali con la realtà produttiva senza registrare distorsioni.La crisi economica che la filiera delle costruzioni sta registrando non può essere un alibi per eludere relazioni sindacali corrette, per eludere le norme di legge, per non applicare gli ammortizzatori sociali che evitino i licenziamenti come i Contratti di Solidarietà" sottolineano i sindacati, che ricordano "la storia del movimento sindacale confederale italiano ha da sempre respinto i licenziamenti con le liste di proscrizione, non saranno certo accettate nel gruppo multinazionale Monier."