
Forte preoccupazione e rabbia dei lavoratori per la posizione assunta dalle parti datoriali, che chiedono di ridiscutere i requisiti del lavoratore per poter continuare a ricevere il premio per l’anzianità professionale edile. Nello specifico, propongono l’innalzamento del requisito delle ore lavorate nel biennio, che dovrebbero passare dalle attuali 2100 ore a 3100 "una soglia che di fatto cancellerebbe il premio Ape" raccontano dalla Fillea Castrovillari "poiché già con le 2100 non tutti i lavoratori riescono a percepirla, in quanto i lavori edili sono legati alla durata del cantiere e quindi tra la fine di un cantiere e l’inizio di quello successivo i lavoratori risultano essere disoccupati per cui non maturano nulla ai fini del raggiungimento del requisito. Inoltre" prosegue la Fillea di Castrovillari "se si considerano anche le giornate di cassa integrazione sia per fase di lavorativa ma anche per condizioni atmosferiche avverse e i periodi di chiusura cantiere tanto per pausa estiva che per pausa natalizia, raggiungere il requisito delle 2100 ore risulta già difficile, quello delle 3100 diventa davvero un miraggio."
Scontata dunque la conclusione dell'assemblea: i lavoratori hanno approvato all'unanimità un ordine del giorno che boccia senza riserve la proposta di cambiamento del requisito a 3100 ore.