12.09.13  Potrebbero essere circa 2mila i posti di lavoro generati dalla partenza di alcune importanti opere infrastrutturali già finanziate in Calabria. E allora, come fare per evitare che si scatenino appetiti illeciti e gestioni clientelari e/o criminali del mercato del lavoro? Da Cgil Cisl Uil e dalle categorie delle costruzioni Fillea Filca Feneal di Castrovillari viene lanciata una proposta che va proprio in questa direzione

 "una proposta forte e determinata che miri al collocamento pubblico quale elemento di forte trasparenza e legalità" si legge in una nota delle organizzazioni sindacali, che lanciano la sfida "alle grosse imprese affidatarie (Astaldi,Impregilo,CMB, Ghella e Vidoni) oltreché all’ Anas ed al mondo delle istituzioni tutte. Regole trasparenti - spiegano - che rilancino il ruolo dei centri per l’ impiego e degli enti bilaterali del settore delle costruzioni e che incrocino altresì la grande esigenza di formazione e di attenzione alla sicurezza."

Politiche attive del lavoro, dunque, che potrebbero "dare sollievo, se pur in minima parte, all’ esercito dei disoccupati e dei percettori di ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga sempre più in difficoltà causa la carenza delle risorse finanziarie che generano gravi ritardi nei pagamenti" segnale di fiducia anche per i tanti giovani "che spesso rinunciano anche a cercarlo il lavoro perché non hanno Uno "sponsor “ e preferiscono in misura sempre maggiore abbandonare la nostra terra. Un modo anche per premiare la meritocrazia , la professionalità di chi ha perso il lavoro."

Trasparenza e regole nell’ acceso al lavoro significano "più legalità, più fiducia nelle istituzioni, che in una terra come la Calabria si traducono in meno spazio per la ‘ndrangheta che sempre più assume le caratteristiche di organizzazione volta al controllo delle persone e del territorio" proseguono i sindacati, che nei prossimi giorni chiederanno "all'’ Anas , alla Provincia ed al mondo delle imprese di avviare un confronto costruttivo sulla proposta del Sindacato Unitario. Una sfida culturale che potrebbe segnare il riscatto dei tanti lavoratori calabresi che vogliono continuare a vivere ed a lavorare nella propria terra."

Le opere finanziate sono la S.S. 534 (Firmo-Sibari), la A3 Sa/Rc (Campotenese- Laino) e la S.S. 106 (Roseto-Sibari), per un importo di circa 1,5  "cantieriche aperti e a regime dovrebbero occupare almeno 2000 lavoratori fra diretti ed indotto"  tante risorse pubbliche e molti posti di lavoro "che potrebbero svegliare appetiti illeciti e gestioni clientelari anche da parte di settori della malavita organizzata capaci di controllare il mercato del lavoro."

Calabria