Agenda FilleaFlickr FilleaTube twitter 34x34 facebook 34x34 newsletter mail 34x34 busta paga 40x40Calcola
la tua busta paga

domani ci sara logo 1200

18.09.13 "La settimana scorsa Pasquale Sisto, segretario regionale della Fillea Cgil, con un presidio in viale Elena aveva annunciato che se non si fosse provveduto a pagare le retribuzioni arretrate e il trattamento di fine rapporto agli operai che hanno lavorato per la realizzazione della galleria che dovrebbe collegare la Fondovalle Tappino alle Piane di Larino, la protesta sarebbe diventata più accesa. E ieri mattina così è stato.  Incatenato sotto la sede degli uffici del provveditorato alle Opere pubbliche, Pasquale Sisto insieme da alcuni operai è tornato a chiedere il rispetto delle leggi e dei diritti dei lavoratori." Questo il racconto del quotidiano Primo Piano Molise di oggi,
 che prosegue "Risale ad un anno fa il licenziamento degli operai assunti per i lavori di realizzazione della strada di collegamento tra la F.V Tappino - Riccia - Colletorto - San Giuliano di Puglia - SS 376, all'innesto con la strada tra Santa Croce di Magliano e la statale 87 (Piane di Larino).
Erano in piena opera quando arrivò lo 'stop' da parte del Provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise, in quanto la galleria in costruzione sotto Santa Croce di Magliano, che inizia nei pressi di San Giuliano di Puglia, presentava delle anomalie e di conseguenza l'appalto (in un primo momento di competenza della Comunità Montana Fortore molisano) fu commissariato e il ruolo di commissario assunto direttamente dall'allora Provveditore alle Opere Pubbliche di Campania e Molise (attualmente Provveditore del Lazio) l'ingegnere Donato Carlea.
"Ci hanno prima garantito la ripresa dei lavori - ha detto Sisto - ma questo non è mai accaduto. Poi il pagamento delle spettanze arretrate e le maestranze non hanno visto un solo centesimo. Così come il Tfr e il denaro della Cig. I lavoratori sono stati sospesi per più di un anno dalla metà di aprile 2010 e la ditta appaltatrice dei lavori, la San Giuliano Scarl, con sede in provincia di Salerno, ha prodotto domanda di Cassa integrazione guadagni all'lnps di Campobasso.
Quest'ultima è stata respinta in quanto causa non integrabile in base alle normative vigenti in materia di Cigo in edilizia. I lavoratori sono stati perciò sospesi e senza salario per più di un anno a zero ore".
I lavoratori (tutti monoreddito) sono esasperati in quanto senza soldi e senza nessuna prospettive per il futuro. Il segretario della Fillea Cgil ha ribadito che dopo il presidio della scorsa settimana nulla si è mosso e che pertanto si è visto costretto ieri mattina a tornare in strada per rivendicare il diritto ad essere pagati dei lavoratori che hanno speso intere giornate sperando sUl cantieri sperando di poter portare a casa il necessario per le famiglie.
"Questi sono comportamenti antisindacali da inizio anni '50 che più spesso purtroppo stanno ritornando in auge con drammatica sequenza. Respingiamo questi attacchi alle libertà e ai diritti dei lavoratori e chiediamo il ritiro di tutti i licenziamenti. I lavoratori licenziati in aggiunta non rientrano nemmeno nel diritto di percepire indennità di disoccupazione ordinaria in quanto, essendo stati sospesi da due anni, non hanno maturato il requisito delle 52 settimane necessarie per usufruire dell'ammortizzatore sociale. Denunciamo ancora che non sembra verosimile che nel Molise per un lavoro pubblico di 4/5 anni ne occorrono poi 20 e oltre come per il Rivolo ed altri lavori pubblici. Chiediamo ancora alla Prefettura di Campobasso e al Commissario straordinario dei lavori di sconvocare le parti per trovare le soluzioni idonee alle nostre denunce sia per l'occupazione che per il completamento dell' opera che serve anche per fare uscire dall'isolamento le aree interne e per lo sviluppo di quelle aree tanto disastrate".
 
 
{fcomment}
 

NEWSLETTER

Vuoi essere sempre informato sulle attività Fillea? Compila il modulo sottostante e riceverai periodicamente la nostra newsletter.

captcha 

facebook youtube twitter flickr
agenda busta paga mail newsletter