03.03.14 Dal segretario generale Fillea Cgil Campania sgomento e raccapriccio per  gli ennesimi  crolli a Pompei  "l'immagine nel mondo di Pompei viene ancora una volta oltraggiata, a dispetto delle roboanti intenzioni del Governo, già dall'aprile del 2012, di far rinascere il Sito, Patrimonio dell'Umanità. Risale infatti a quell'epoca la presentazione del Grande Progetto, finanziato con 105 milioni di euro della Comunità Europea, per tutelare, consolidare e rilanciare il Sito."

Dei 39 cantieri da aprire e progettati "solo uno è stato consegnato e quattro sono cantierati, con  lavoratori impegnati che si contano sulle dita di due mani, di fronte alle aspettative di nuovo lavoro di tanti restauratori campani" racconta Sannino, che ricorda come soloi 4 milioni di euro siano stati impegnati "tra l'altro con un ribasso d'asta inconcepibile giunto al 52% per un lavoro di qualità quale è l'intervento sulle Domus. Cifre che ci parlano di un flop scandaloso" che si accompagna a dichiarazioni "assurde di funzionari importanti della nuova struttura secondo le quali è l'applicazione del Protocollo di legalità che frena il crono programma."

Dichiarazioni che per Sannino fanno riflettere "per capire le ragioni vere di un rallentamento da lumaca che mal si addice all'urgenza degli interventi, visto il degrado, frutto di una manutenzione ordinaria mai garantita e non per ultimo al rischio di perdere i finanziamenti."

Il vuoto che si è creato nella "farriginosa fase del passaggio di consegna tra la vecchia struttura e la nuova mai insediata, nel "carosello" delle responsabilità della Soprintendenza, può essere esiziale per il futuro del Progetto" per questo la Fillea Campania e di Napoli, "come già nel passato, nel denunciare le responsabilità di una politica miope e parolaia, annuncia una iniziativa nei prossimi giorni chiamando tutte le strutture della categoria, territoriali e nazionali, a testimoniare con la loro presenza la solidarietà ma soprattutto l'impegno per superare questa fase di stallo e di immobilismo."