30.07.14 "Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo l'Unità puro e semplice, che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale" così Antonio Gramsci spiegava il senso del giornale, fondato nel 1924 e che sospende le pubblicazioni dal 1 agosto. Oggi in edicola 16 pagine bianche ed un titolo a caratteri cubitali "hanno ucciso l'Unità". Contro la decisione di Nuova Iniziativa Editoriale parla anche la Cgil, con un comunicato di suoi quattro segretari generali, Susanna Camusso, Sergio Cofferati, Guglielmo Epifani e Antonio Pizzinato
" L’Unità è il giornale che, più di ogni altro, ha raccontato e si è identificato con i lavoratori e il loro lavoro. È il giornale che, come nessun altro, ha saputo far conoscere la storia e le conquiste del movimento operaio italiano, che ha cercato di interpretare il cambiamento industriale ed economico del nostro Paese, avendo sempre grande attenzione ai giovani, ai lavoratori, ai disoccupati.
È una voce forte e autorevole coscienza critica della sinistra e del sindacato. Ha seguito con passione e professionalità gli arretramenti e le vittorie del sindacato. È anche per questo una nostra speranza che il vertice del Partito Democratico metta in campo tutta la sua autorevolezza e tutto il suo peso perché l’Unità torni presto in edicola e on line.
A tutte le lavoratrici e i lavoratori, da tre mesi senza stipendio, impegnati a costruire le condizioni del rilancio del giornale, va la nostra solidarietà e quella di tutta la CGIL"
Susanna Camusso (Segretario Generale CGIL)
Sergio Cofferati (Eurodeputato Pd, già Segretario Generale CGIL)
Guglielmo Epifani (Parlamentare Pd, già Segretario Generale CGIL)
Antonio Pizzinato (Presidente regionale onorario dell’Anpi Lombardia, già Segretario Generale CGIL)