30.08.14 "In un paese in recessione da anni il settore delle costruzioni continua ad essere il fulcro della crisi, come confermano i dati Istat sul Pil che vedono l'edilizia con il peggior dato congiunturale su tutti gli altri settori, 800mila posti di lavoro bruciati in 6 anni parlano più di ogni statistica circa l'urgenza di rilanciare una adeguata ed organica  politica industriale per un settore vitale per il paese." E' quanto dichiara Walter Shiavella, segretario generale della Fillea. 

Per il segretario degli edili Cgil dallo sblocca Italia "dopo tante chiacchiere, arrivano invece poche novità. 

I soldi sono sempre gli stessi, anche se è positiva la chiara scelta di priorità condivisibili come gli interventi sulle reti ferroviarie  più volte rivendicati dalla Fillea quali la Napoli Bari, la Palermo Messina Catania  e il Terzo valico e quelli sulle reti delle grandi aree urbane. Non c'è ancora invece di fatto traccia di quel selettivo e graduale allentamento del patto di stabilità per i comuni che darebbe da subito ossigeno al settore con opere medio piccole immediatamente cantierabili, ma soprattutto preoccupa l' assenza di risposte certe a quella strutturalita' degli incentivi per l'adeguamento energetico ed antisismico che resta una leva fondamentale per la riconversione del settore."

Ancor più preoccupa, per Schiavella  "una persistente tendenza alla semplificazione, non in quanto tale ma in quanto priva della necessaria attenzione alla qualità e alla sicurezza del lavoro. La strage consumata in questo mese di agosto insieme all'evidenza di un settore che ha accompagnato la crescita dei numeri sulla disoccupazione a quella del lavoro nero ed irregolare, dimostra quanto invece tale attenzione sarebbe necessaria e quanto il governo avrebbe bisogno di confrontarsi con con le parti sociali per definire procedure più snelle ed efficaci" conclude il leader Fillea " regolamento edilizio tipo, riforma e semplificazione del codice degli appalti sono priorità condivise sulle quali attendiamo ancora risposte alle reiterate richieste di confronto avanzate unitariamente dall organizzazioni sindacali del settore.