09.12.14 Il 5 dicembre si è verificato a Trino un infortunio mortale in un cantiere edile di ristrutturazione domestica. "L’uomo è deceduto, pare, a seguito di una caduta dall’alto, causa molto frequente di infortuni gravi o mortali nel settore delle costruzioni. Si tratta dell’ennesimo decesso sul lavoro sul territorio nazionale in un settore caratterizzato, in molti casi, da lavoro irregolare, scarsa sicurezza e grande precarietà. Un settore nel quale, più che altrove, la crisi ha favorito il lavoro dequalificato e senza misure di sicurezza a scapito del lavoro regolare." E' quanto scrivono in un comunicato unitario Fillea Filca e Feneal di Vercelli, che proseguono
"nell’esprimere cordoglio ai familiari della vittima, ribadiscono che il tema del controllo della sicurezza, della regolarità contributiva di lavoratori dipendenti, artigiani ed imprese deve essere al centro dell’attività delle istituzioni.
Riteniamo, ad esempio, che iniziative che allentano il sistema delle regole, come la riforma del Documento Unico di Regolarità Contributiva messa in campo dal Governo, debbano tenere conto delle condizioni del settore. Non serve eliminare o ridurre le misure di controllo sulla regolarità del lavoro perché spesso, là dove si registrano fenomeni di evasione contributiva, si verificano anche le peggiori condizioni di sicurezza. E a pagarne le conseguenze sono coloro che lavorano nei cantieri."
Riteniamo, ad esempio, che iniziative che allentano il sistema delle regole, come la riforma del Documento Unico di Regolarità Contributiva messa in campo dal Governo, debbano tenere conto delle condizioni del settore. Non serve eliminare o ridurre le misure di controllo sulla regolarità del lavoro perché spesso, là dove si registrano fenomeni di evasione contributiva, si verificano anche le peggiori condizioni di sicurezza. E a pagarne le conseguenze sono coloro che lavorano nei cantieri."