La Rsu in data 25 settembre 2014 "esponeva un comunicato in bacheca sindacale, nella quale riconfermavano le proprie perplessità, richiamando integralmente il comunicato sindacale del 29 marzo 2012" prosegue il racconto "di fronte a questa presa di posizione da parte della Rsu l'azienda in data 5 dicembre 2014 invia ai quatto delegati una contestazione disciplinare nella quale si contesta di aver consegnato tale documento all'amministrazione comunale di Tavernola Bergamasca, la quale si attivò per un intervento da parte della Provincia”.
Dunque, l'azienda non condividendo le argomentazioni del sindacato "ha proceduto al licenziamento di un delegato Filca Cisl a decorrere dal 2 gennaio 2015 e all'applicazione di provvedimenti disciplinari con la sospensione di tre giorni dal lavoro agli altri delegati."
Filca Cisl Bergamo Sebino Bergamasco e Fillea Cgil Valle Camonica, nel ritenere un atto grave la scelta messa in atto da Sacci "chiedono il ritiro immediato del licenziamento con il reintegro al posto di lavoro del delegato Balducchi e il ritiro dei provvedimenti disciplinari in quanto illegittimi e antisindacali. Inoltre, dichiarano fin da ora che metteranno in atto ogni possibile iniziativa, sia legale che sindacale, che respinga il principio secondo il quale se la RSU esprime un giudizio nell’alveo dell’art. 21 della costituzione italiana e dell’art. 1 della legge 300/70, ma non condiviso dalla direzione aziendale, la stessa possa essere licenziata."
Per giovedì 8 gennaio 2015, è convocata una riunione sindacale con la presenza della Rsu e della Segreterie Regionali di Filca Cisl e Fillea Cgil. In seguito si terranno le assemblee in fabbrica per decidere le iniziative sindacali più adeguate.