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05.03.15 Chi alle prese con  freddo e pioggia, chi con venti  a 200 km all’ora, chi con  bufere di neve: nonostante le pessime condizioni atmosferiche, le strutture Fillea hanno dato vita alla giornata di mobilitazione nazionale a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cgil. Striscioni per un totale di 800 mq hanno cominciato ad apparire già da prima dell’alba in 40 città italiane, su ponti, piloni autostradali, opere ferme o incompiute, monumenti, palazzi istituzionali, traghetti, centri storici. Il logo e lo slogan della mobilitazione, #giulemanidaicantieri,  ha caratterizzato anche la mattinata nei socialnetwork, in particolare di Twitter, dove i flash mob Fillea sono entrati prepotentemente, invadendo viralmente la rete.

Poi alle 9,30 l'appuntamento con il Convegno nazionale Fillea e Cgil, svoltosi al centro congressi di Roma, con ospiti Walter Schiavella, Franco Martini, Giuseppe Ayala, Salvatore Lo Balbo, Stefano Clerici e Altero Frigerio.
 

Nel corso delle prossime ore inseriremo i link ai tantissimi servizi realizzati dalle redazioni regionali del TgR, ed i link alle dirette nazionali, di RaiUnoMattina  con Walter Schiavella in studio, e di Agorà con Mario Guerci dal flash mob al cantiere della Nuvola di Fuksas dell’Eur.
Inseriremo anche tutto il dibattito di Via dei Frentani, mandato in diretta da Radio Articolo 1, e la galleria fotografica completa della straordinaria giornata “degli striscioni”.
Importante l'attenzione dei media nazionali, con interviste su RaiUnoMattina,e SkyTg24 ed Agorà. Ed importante l'attenzione delle emittenti territoriali, in particolare del TGR, che in molte regione ha realizzato servizi sui flash mob Fillea.
Dalla Fillea un grazie a tutti: alla stampa nazionale e locale, alla Cgil Nazionale e a tutti i regionali, le CdL e gli uffici stampa confederali, alle altre categorie che ci hanno seguito e sostenuto, agli ospiti. Un grazie speciale ai lavoratori, delegati, dirigenti Fillea, che a tutto il carico quotidiano di fatica e impegno hanno aggiunto, con passione ed entusiasmo, anche quello di organizzare questa mobilitazione. Anche in barba al freddo e al gelo. 

Qui di seguito la giornata nel racconto di Labitalia/Adnkronos

APPALTI: FILLEA-CGIL, PROPOSTA LEGGE PER TUTELARE LAVORO E LEGALITA'
Una proposta di legge di iniziativa popolare in tema di appalti. Con tre obiettivi politici. E' quella presentata dalla Cgil e che è al centro del convegno, a Roma, al Centro congressi Frentani, promosso da Fillea e Cgil, a sostegno, appunto, della raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare. Il primo obiettivo da raggiungere, per il sindacato, con la nuova legge, è di "affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati messi in discussione da almeno tre provvedimenti legislativi in questi ultimi 2 anni". E ancora, continua la Cgil, "portare un ulteriore contributo per il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, che non solo finiscono per ripercuotersi pesantemente sulle stesse condizioni di lavoro, ma che perpetuano un quadro di riferimento della competitività fra le imprese caratterizzato dalla dominanza dei costi in alternativa alla qualità e alle capacità imprenditoriali". Poi, aggiunge il sindacato di Corso d'Italia, "consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto affermando che, laddove cambia di titolare dell'appalto ma si è in presenza della continuità del lavoro, è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere".
Per realizzare "questi tre obiettivi, la legge afferma senza possibilità di equivoci -aggiunge il sindacato- quanto originariamente previsto dalla legge 276 del 2003, ovvero che il committente dell'appalto è responsabile in solido, entro il limite dei due anni, del trattamento salariale e contributivo dei lavoratori in appalto in caso di inadempienza dell'appaltatore". "Questo vincolo lo si estende, innovando l'attuale normativa, a tutti i lavoratori impiegati non occasionalmente da una parte terza e in particolare alle funzioni di logistica e di trasporto nonché nei rapporti di affiliazione commerciale", spiega. Per il sindacato, "questa proposta complessiva, sorta dall'esigenza di porre riparo alle storture introdotte dal decreto legge n.5/20123 prima e dalla legge n. 92/2012 poi e, successivamente, dal dl n. 76/2013, si propone di raggiungere l'obiettivo da cui è partita, ma anche l'ambizione di produrre una iniziativa nella direzione della 'pulizia' del mercato anomalo degli appalti per quanto attiene alla concorrenza sleale, nonché un passo significativamente forte nella direzione della tutela del lavoro in un comparto in cui la certezza dell'occupazione è sempre più aleatoria e la precarietà è la regola sostanziale che lo domina".


APPALTI: FILLEA, DA AOSTA A REGGIO CALABRIA FLASH MOB PER LEGALITA' E LAVORO
Dal cantiere terminal di Aosta al grattacielo della Regione Piemonte, dal palazzetto dello Sport di Como al Viadotto Genova Sestri Levante, dall'Idrovia Padova - Venezia al Tribunale di Reggio Calabria, dalla Nuvola di Fuksas a Roma a piazza del Municipio a Napoli. A partire dalle 6 del mattino, enormi striscioni campeggiano su pilastri autostradali, cavalcavia, ingressi di opere ferme, ponti, stazioni, traghetti, per un totale di 800 metri quadri distribuiti su oltre 40 installazioni, con lo slogan #giulemanidaicantieri della Fillea Cgil. Con questa iniziativa il sindacato, che oggi tiene un convegno nazionale a Roma, punta ad accendere i riflettori sulla crisi del settore dell'edilizia e sulla proposta di legge di iniziativa popolare in materia di appalti promossa dalla Cgil. Una legge, dice il sindacato, per difendere il settore da malaffare e corruzione, dal lavoro nero e irregolare, ristabilendo una volta per tutte trasparenza e tempi certi alle gare d'appalto e abbandonando pratiche distorte come quella degli affidamenti diretti e dei massimi ribassi.


INFRASTRUTTURE: STUDIO, SENZA OPERE PRIORITARIE 800 MLD 'COSTI DEL NON FARE'

Senza la realizzazione delle opere infrastrutturali prioritarie, saranno oltre 800 miliardi di euro i 'costi del non fare' tra il 2014 e il 2030 a carico dell'intero Paese. A dirlo è il rapporto dell'osservatorio dei 'Costi del non fare' che, attraverso una metodologia sviluppata dai ricercatori Agici, valuta gli impatti economici, sociali e ambientali dei ritardi nella infrastrutturazione del nostro Paese. l rapporto è stato al centro oggi dell'evento '#Giùlemanidaicantieri. Per una nuova legge sugli appalti', promosso dalla Fillea e dalla Cgil nazionale a Roma al centro congressi Frentani. Lo studio 2014, accanto alla consueta identificazione delle priorità infrastrutturali del Paese e al calcolo dei costi che gravano sulla collettività per la loro mancata/ritardata realizzazione, estende l'analisi al miglioramento delle performance delle infrastrutture esistenti e avanza proposte per il loro. Per il 9° rapporto, quindi, la mancata realizzazione delle opere prioritarie in Italia, nel periodo 2014-2030, potrebbe generare oltre 800 miliardi di euro di 'costi del non fare'. Di questi 124 miliardi di euro nei settori ambiente ed energia, 260 miliardi di euro nei trasporti e logistica e 425 miliardi di euro nelle tlc.  
Selezionare le priorità infrastrutturali, privilegiare gli interventi ammodernamento di quelle esistenti, favorire l'innovazione. Queste le indicazioni per lo sviluppo infrastrutturale del Paese che arrivano dall'osservatorio sui 'Costi del non fare', discussi oggi a Roma in occasione di un convegno Fillea-Cgil nazionale. Inoltre, per l'osservatorio, è necessario "riformare il Codice degli appalti razionalizzando i processi autorizzativi e realizzativi definendo iter standardizzati e chiaramente strutturati che non lascino spazi alla reiterazione delle decisioni; aumentare il consenso delle popolazioni, sviluppando strumenti di maggiore coinvolgimento nella fase di pianificazione (dibattito pubblico) per comprenderne le necessità". E inoltre "favorire la nascita di un mercato stabile e continuativo del PPP per favorire l'afflusso di capitali privati anche internazionali; sviluppare strumenti di finanziamento standardizzati (bond o altro) per attrarre i capitali di assicurazioni e fondi pensione".


APPALTI: SCHIAVELLA (FILLEA), PROPOSTA LEGGE CGIL PER RIDARE LEGALITA

"E' un richiamo forte a ripristinare e ricostruire condizioni di trasparenza, di legalità, di rispetto nella gestione dei nei cantieri, nelle opere piccole e grandi. Il Paese ha bisogno di ripartire, definendo un nuovo modello di sviluppo, basato sulla qualità, incentrato su un modello di costruire diverso dal passato, con più attenzione alla qualità e alla vita nelle città". Così Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, con Labitalia, a margine del convegno #Giùlemanidaicantieri promosso da Fillea e Cgil a Roma, spieg al'importanza della proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti lanciata dal sindacato. Per "fare tutto questo -attacca Schiavella- si ha bisogno di lavoro di qualità". "E invece -avverte- abbiamo assistito, da parte del governo a un abbassamento dei controlli e delle regole. A un abbassamento complessivo del quadro normativo che regola il mercato. E il mercato, nel nostro settore, è il mercato degli appalti".
 "E la proposta di legge di iniziativa popolaredella Cgil -incalza Schiavella- è materia primaria di impegno e mobilitazione. Quella normativa, capace di riparare i danni fatti in passato, e per affermare in quel contesto il tema congiunto della qualità e dei diritti nel sistema. Il è che è assolutamente l'opposto di quello che accade oggi con i massimi ribassi e con gli interventi normativi come il Jobs act".
La Fillea oggi ha 'spinto' l'iniziativa con tantissimi flash mob dei lavoratori edili in giro per il Paese, nonostante il maltempo. "Molti edili veri, di quelli in carne e ossa, che Poletti non vede perché impegnato a contare quei decimali di occupazione che si sarebbero creati dopo un decennio di disoccupazione -conclude Schiavella- hanno presidiato i cantieri per dare un messaggio al Paese. Cantieri liberi dalle mafie, in cui viga la legalità e si rispettino i diritti dei lavoratori".


APPALTI: MARTINI (CGIL), PROPOSTA LEGGE PER DIRE NO A ECONOMIA ILLEGALE
 "Noi con la proposta di legge di iniziativa popolare chiediamo il ripristino della responsabilità solidale che nel sistema degli appalti significa individuare un punto, un soggetto che si assuma la responsabilità di fatto del trattamento economico e delle condizioni di chi lavora. Gli interventi legislativi degli ultimi anni hanno sostanzialmente indebolito e vanificato quella che è stata una conquista, e hanno agevolato l'economia illegale". Così Franco Martini, segretario nazionale della Cgil, con Labitalia, a margine del convegn o#Giùlemanidaicantieri promosso da Fillea e Cgil a Roma, spiega l'importanza della proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti lanciata dal sindacato.
Martini ricorda che "gli appalti rappresentano il 15% del mercato del prodotto interno lordo e i cattivi appalti sottraggono all'economia molte risorse".
"Si stima che l'economia illegale -spiega- ammonta a circa 70 miliardi e quindi è chiaro che quando noi ci battiamo per la trasparenza e la regolarità degli appalti puntiamo a due obiettivi: a uno sviluppo qualificato dell'economia che ha bisogno di tornare a crescere  al tempo stesso puntiamo alla trasparenza e quindi al recupero di importanti risorse per lo sviluppo e la ripresa".


APPALTI: AYALA, BENE PROPOSTA LEGGE CGIL, CAMERE DOVRANNO RISPONDERE

"Io giudico positivamente la proposta di legge di iniziativa popolare della Cgil, innanzitutto per i contenuti. E poi il fatto che sia promossa da un importante sindacato come la Cgil e che sia una legge di iniziativa popolare che sarà sostenuta da centinaia di migliaia di firme, è una cosa molto importante". Così Giuseppe Ayala, ex-magistrato e componente di pool antimafia di Palermo, con Labitalia, a margine del convegno #Giùlemanidaicantieri promosso da Fillea e Cgil a Roma, spiega l'importanza della proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti lanciata dal sindacato. "Penso -conclude- che la proposta di legge ponga il Parlamento nella necessità di dare una risposta. Sarebbe gravissimo se non si seguisse questa spinta".

800mq di protesta
la galleria fotografica della mattinata, con oltre 40 flash mob in tutta Italia>>

La pagina Twitter >>

Relazione di Salvatore Lo Balbo >>
I costi del non fare: sintesi intervento Stefano Clerici >>

Il dibattito: Podcast video RadioArticolo1
Tutti gli interventi: Salvatore Lo Balbo, Giuseppe Ayala, Stefano Clerici, Walter Schiavella, Franco Martini

Le Foto Da RadioArticolo 1 >>

I contributi video proiettati nel corso del Convegno:
Vergogne italiane: la Diga di Combidanovu e il terminal crociere di Cagliari
Quale lavoro: la storia dei cantieri dell'Eur a Roma, la testimonianza di un "muratore interinale"
Storia di ordinaria corruzione. Padova
Appalti da morire: la storia di un incidente mortale a Napoli

Rai Uno Mattina del 5 marzo
Walter Schiavella ospite in trasmissione

Agorà del 5 marzo 
al minuto 24 collegamento con la Nuvola di Fuksas a Roma. Parla Mario Guerci, segretario generale Fillea Roma e Lazio 

SkyTg24 delle 18.30
Intervista di Giorgio Rizza, SkyTg24, a Walter Schiavella

SkyTg24 delle 22.30
Interviste a Walter Schiavella, Franco Martini, Giuseppe Ayala

AdnKronos/Labitalia del 5 marzo
Intervista a Walter Schiavella, Franco Martini, Giuseppe Ayala

Rassegna.it
le foto del convegno >>
la notizia della mobilitazione >>

La Rassegna stampa del giorno dopo >>
06.03.15 Il Manifesto: In alto i caschetti per risanare gli appalti

I servizi delle tv locali:

Bobinetv Aosta  >>

TGR
Valle d'Aosta >>

Puglia >>

Abruzzo >>

 Qualche link...

Jobsnews

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Agenparl

 

 

 

 

LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PRESENTATA DALLA CGIL >>
LA PROPOSTA IN SCHEDE SEMPLIFICATE >>
LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FIRME SUL PORTALE CGIL >>

 

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