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17.03.15  In stato di agitazione gli 80 dipendenti delle tre aziende edili del gruppo Aiello di Bagheria, la Ati Group, la Edimar e l'Ediltecnica, confiscate dal luglio 2013. Secondo l'accordo siglato il 22 gennaio scorso tra la Cgil e gli amministratori giudiziari, gli operai, attualmente in cig, sarebbero dovuti tornare al lavoro in alcuni cantieri lasciati a meta', come quello per il completamento della Villa Santa Teresa, ma anche per eseguire  alcune commesse affidate dall'Agenzia nazionale dei beni confiscati proprio per garantire l'occupazione. "Nonostante l'annunciato avvio dell'attivita' lavorativa nei cantieri delle tre aziende confiscate, la Ati Group, la Emar e l' Ediltecnica, avvio comunicato piu' volte gia' dal mese di gennaio, fino a oggi nessun cantiere e' operativo", denunciano i rappresentanti delle Rsa della Fillea, Giovanni Martorana per Ati Group, Francesco Provenzano per Edimar e Santo Bologna per Ediltecnca, che chiedono l'intervento dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia.
Da questa mattina gli operai sono riuniti in assemblea al cantiere di Villa Santa Teresa. I dipendenti edili delle aziende confiscate a Michele Aiello sono in cassa integrazione ordinaria dal 29 dicembre, per 14 settimane: stanno usufruendo di un periodo di cassa precedentemente non utilizzata, a esaurimento a fine aprile. "Oggi l'unico ammortizzatore che chiediamo è il lavoro. Dopo due mesi di annunci e di rinvii, quasi alla fine del trimestre di cassa integrazione, i lavoratori non sono stati ancora avviati e questa situazione di immobilismo non e' piu' sostenibile - dichiara Franco Macaluso, della Fillea Cgil di Palermo - Ci rivolgiamo all'Agenzia perche' si faccia promotrice di un intervento nei confronti dell'amministratore giudiziario, per sbloccare la situazione". Oltre a Villa Santa Teresa e al mattatoio di Partinico, l'accordo siglato prevedeva alcune opere da eseguire per conto dell'Agenzia per i beni confiscati, tra i quali la commessa in subappalto per un tratto della superstrada Bolognetta-Lercara e alcuni affidamenti in itinere: si era parlato della messa in sicurezza di un albergo confiscato nel trapanese, del gruppo Grigoli, e dei lavori per la galleria di Segesta. "Opere rinviate tutte di settimana in settimana", accusano i lavoratori.
 
Fonte: Agenzia Agi

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