16.09.16 "Tregua di una settimana in attesa di verificare se esistono i presupposti per ricollocare nella forza lavoro per la costruzione del terzo valico ferroviario i circa venti lavoratori che la Cementir vuole licenziare." E' quanto scrive il quotidiano Il Piccolo di Alessandria, che prosegue "La tregua è stata chiesta dai rappresentanti delle istituzioni che martedì hanno partecipato all`incontro sindacale in Regione, nel corso del quale gli attuali dirigenti della Cementir hanno ribadito l`intenzione di ridurre l`organico, decisione che rinnega l`impegno di operare per la salvaguardia occupazionale fatto all`epoca in cui, altri dirigenti dell`azienda avevano chiesto e ottenuto una commessa da 50 milioni per la fornitura di cemento al Cociv per la costruzione del terzo valico."
L'articolo prosegue:
I sindacalisti della rsu dello stabilimento di Arquata Scrivia (Maurizio Ballarò della Cgil, Raffaele Tulipano della Cisl e Alessandro Merlo della Uil) e delle segreterie provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno bollato come «inaccettabile» la posizione e invitato i rappresentanti delle istituzioni a richiamare l`azienda che produce cemento ad assumersi le proprie responsabilità e tenere fede agli impegni che si era assunta. All`incontro di martedì scorso, svolto presso la sede della Regione Piemonte, erano presenti anche il Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri; il commissario di Governo per il terzo valico, Iolanda Romano; l`assessore Gianna Pentenero della Regione Piemonte e l`assessore Enrico Mazzoni (lavoro, formazione, ambiente) della Provincia di Alessandria. Mobilità a livello nazionale L`azienda si è presentata alla trattativa dopo aver aperto la procedura di mobilità a livello nazionale per 106 lavoratori. Questo lascia
soltanto 75 giorni di tempo per trovare soluzioni alternative, poi potranno scattare i licenziamenti. Appurata la posizione intransigente della Cementir, i sindacalisti hanno spostato il problema verso il Terzo valico, sottolineato che «non è possibile che in un`opera annunciata e difesa perché dà lavoro a 4.000 persone non si possa trovare la soluzione per una ventina di lavoratori» e chiesto che se la Cementir non recederà dall`intenzione di licenziare gli esuberi dello stabilimento di Arquata siano assorbiti tra la forza lavoro del terzo valico. La trattativa riprenderà nell`incontro già fissato per giovedì prossimo che sarà anticipato lunedì a Roma dal summit dei sindacalisti nazionali del comparto edile che analizzeranno la situazione relativa a tutti gli stabilimenti della Cementir.
Il prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, il Commissario di Governo, Iolanda Romano, unitamenti agli assessori Gianna Pentenero (Regione) ed Enrico Mazzoni (Provincia) hanno chiesto ai sindacalisti di temporeggiare prima di attuare azioni di lotta, almeno sino al prossimo incontro di Torino, per non minare la trattativa. I sindacalisti hanno accettato l`invito e poi, per bocca di Massimo Cogliandro della Fillea Cgil, fatto sapere: «Non vogliamo fare regali alla Cementir e dargli una giustificazione per sfilarsi dalla trattativa. Sino al 22 settembre non ci saranno scioperi, ma resta lo stato di agitazione e ribadiamo che per noi è inaccettabile la dichiarazione di esubero di una ventina di dipendenti della Cementir e ancor più che non si possa trovare una loro collocazione nella forza lavoro per il Terzo valico»