TORINO, OPERAZIONE MINOTAURO
FILLEA E CGIL: CONFERMATE LE NOSTRE IPOTESI DI INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI
08.06.11 "Sottrarre il lavoro al ricatto di un mercato distorto è molto complicato e difficile. Occorre agire sul fronte dei controlli ma bisogna intervenire anche sulle condizioni che regolano il...
TORINO, OPERAZIONE MINOTAURO
FILLEA E CGIL: CONFERMATE LE NOSTRE IPOTESI DI INFILTRAZIONI MAFIOSE NEGLI APPALTI
08.06.11 "Sottrarre il lavoro al ricatto di un mercato distorto è molto complicato e difficile. Occorre agire sul fronte dei controlli ma bisogna intervenire anche sulle condizioni che regolano il mercato, agendo sul versante della legalità, della trasparenza della qualità del lavoro e dell'impresa. Questo vuol dire, ad esempio, affermare regole certe sugli appalti, rafforzare la qualità del lavoro per non creare le condizioni favorevoli all'infiltrazione della criminalità organizzata."
E' quanto affermano Cgil e Fillea Torino a commento dell'operazione "Minotauro" condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino. Per il sindacato "Qualificazione delle imprese, superamento delle gare al massimo ribasso, tracciabilità dei flussi finanziari, rafforzamento dei controlli, sono strumenti che permettono, alzando l'asticella delle regole, di contrastare la tendenza all'illegalità che la crisi ha accentuato. Altrimenti chi si avvantaggia è l'impresa illegale, è la malavita organizzata, che si insinua negli appalti pubblici delle grandi città."
In questo contesto l'”Operazione Minotauro” "assume una connotazione di straordinaria importanza perché ricostruirebbe l'intreccio di legami tra le cosche e importanti personaggi della politica piemontese. In attesa che il lavoro della Magistratura faccia il suo corso, chiediamo attenzione alle problematiche dei lavoratori delle imprese poste sotto sequestro, affinché si attivino nei loro confronti tutte le forme di tutela e sostegno al reddito necessarie."