11.07.13 Nel giorno in cui Inail presenta il suo rapporto sugli infortuni e le morti sul lavoro, svelato il mistero di un cadavere scoperto 4 anni fa nell'astigiano da due cacciatori di cinghiali. Quel povero corpo dal viso parzialmente irriconoscibile e probabilmente deceduto a causa di un trauma cranico è di Mihai Istoc, muratore romeno di 45 anni, uscito di casa a Torino una mattina del giugno 2009 per andare a cercare lavoro nei cantieri. Ultimo a vederlo il fratello, che aveva poi segnalato la scomparsa alle forze dell`ordine. La storia ce la racconta La Stampa di Torino "il volto di Mihai, che in Romania aveva lasciato moglie e due figlie, aveva una forte somiglianza con quello ricostruito al computer dalla polizia scientifica sulla base delle analisi sulla salma.Il test del Dna ha fornito la conferma. I carabinieri hanno scandagliato tutti i contatti di Istoc, fino a giungere ad un altro manovale romeno. Interrogato a raccontato di aver trovato il connazionale morto in un cantiere edile di Venaria dove lavoravano entrambi per conto di un imprenditore della zona.
Mihai, assunto in nero, era precipitato da un`impalcatura senza protezioni mentre stava togliendo l`intonaco alla parete di una villetta da ristrutturare.
L`operaio aveva chiamato l`impresario, che sarebbe giunto rapidamente in cantiere insieme ad un altro artigiano edile. Al romeno sarebbe stato impartito un ordine perentorio: «Per oggi ai a casa, ci occupiamo noi di tutto». I due impresari avrebbero caricato il corpo su un`auto, andandolo ad abbandonare nei boschi di Montafia, non lontano da dove aveva vissuto uno dei due artigiani prima di trasferirsi nel Torinese. ieci giorni dopo, i cacciatori fecero la scoperta del corpo.
I due imprenditori, che hanno entrambi 50 anni, sono ora indagati per omicidio colposo, occultamento di cadavere e furto dei documenti e del cellulare della vittima."
No, non è un film di Daniele Lucchetti, non è "la nostra vita". E' peggio, molto peggio. E' la realtà.
Mihai, assunto in nero, era precipitato da un`impalcatura senza protezioni mentre stava togliendo l`intonaco alla parete di una villetta da ristrutturare.
L`operaio aveva chiamato l`impresario, che sarebbe giunto rapidamente in cantiere insieme ad un altro artigiano edile. Al romeno sarebbe stato impartito un ordine perentorio: «Per oggi ai a casa, ci occupiamo noi di tutto». I due impresari avrebbero caricato il corpo su un`auto, andandolo ad abbandonare nei boschi di Montafia, non lontano da dove aveva vissuto uno dei due artigiani prima di trasferirsi nel Torinese. ieci giorni dopo, i cacciatori fecero la scoperta del corpo.
I due imprenditori, che hanno entrambi 50 anni, sono ora indagati per omicidio colposo, occultamento di cadavere e furto dei documenti e del cellulare della vittima."
No, non è un film di Daniele Lucchetti, non è "la nostra vita". E' peggio, molto peggio. E' la realtà.